Le radici del Calcio
Le radici del Calcio nella storia (Foto by Pexels)

Il calcio è lo sport più seguito e praticato al mondo. Dalla sua nascita ha ormai raggiunto ogni angolo del globo. Le radici del calcio sono talmente profonde che fanno perdere le proprie tracce nella storia ancestrale dell’umanità.

Tutti i calciofili sanno bene o male che la nascita del calcio avvenne in Inghilterra, nella seconda metà del XIX secolo. Sono tante le storie interessantissime sul calcio vittoriano, l’epoca di appassionati dalle vite incredibili che hanno dato il via alla storia dello sport più amato del mondo.

Tutto questo è vero, ma possiamo davvero dire che il calcio sia nato in Inghilterra nell’800? Ovviamente si, sarebbe pretenzioso e stupido dire che abbiamo le prove per modificare questa convinzione, ma sarebbe altrettanto sbagliato dimenticare che la storia è in realtà ingarbugliata, e che quasi nulla viene inventato di colpo. Le radici del calcio sono ben più profonde.

Gli inglesi e la codifica del calcio

Potremmo allora dire, sperando di non offendere nessuno, che più che altro gli inglesi abbiano codificato il calcio, creando lo sport che noi oggi conosciamo attraverso modifiche di altre attività. E’ conosciuta da tutti la parentela tra calcio e rugby, ad esempio.

E questa parentela è evidenziata anche da uno sport molto praticato in Irlanda, il cosiddetto “calcio gaelico”, che ha regole differenti  dal calcio e dal rugby ma che ha anche tantissime affinità con entrambi. Una su tutte è il modo in cui fare i punti: far passare la palla in una porta a forma di H. La parte bassa ricalca una porta da calcio, quella alta invece sono né più né meno i pali del rugby.

Quindi si, gli inglesi hanno codificato il calcio, dandogli regole nuove e precise, ma chiaramente non hanno inventato loro il gioco della palla in senso lato, né creato per primi un gioco in cui un pallone venisse preso a calci. Le radici del calcio sono, come detto più profonde.

Le radici del calcio e gli antenati dello sport attuale

Andando a ritroso nel tempo infatti, in epoca medievale, troviamo il “calcio storico fiorentino” ed il “soule” francese, due sport di squadra più o meno violenti che hanno parecchie affinità col nostro attuale calcio. Ed anche con il rugby e col football americano.

Ma ancora una volta non siamo davanti agli inventori del gioco della palla, né di un gioco in cui il pallone veniva preso a calci. Anche nel medioevo, quindi, non avevano inventando nulla. Un po’ come gli inglesi, anche i fiorentini ed i francesi, avevano modificato e codificato in un modo a loro affine alcuni giochi con la palla già esistenti. Le radici del calcio, e degli sporto con la palla in generale, vanno cercate ancora più in profondità.

Bene, ed allora chi ha inventato il gioco con la palla, da cui poi sono nati gli sport dei giorni nostri quali calcio, rugby, pallamano, pallavolo ed altri ancora?

Non è possibile riuscire a ricostruire con assoluta sicurezza l’invenzione della palla, né capire chi sia stato il primo a darle un calcio. Fin dove si spingono le radici del calcio? Pur andando a ritroso nel tempo, affidandosi a reperti archeologici ed a documentazione antica, non è possibile rispondere a questa domanda perché il gioco della palla risale ad epoche talmente remote che non vi sono testimonianze di quando questo ebbe inizio.

Di più, il gioco della palla era presente in culture extra europee e si era sviluppato in modo autonomo lontano dai nostri classici riferimenti europeistici. Un esempio chiaro è quello del gioco della palla dei popoli mesoamericani, completamente differente, sia nelle regole che nello scopo religioso, dai “semplici” giochi che venivano disputati alle nostre latitudini.

I primi riferimenti al gioco della palla

Se è impossibile ad oggi sapere quando la palla ed il suo gioco è stato creato, possiamo però dire a quando risalgano le prime notizie su un gioco della palla. Ad oggi, il più antico scritto ritrovato che parli di un gioco con la palla è l’Odissea.

Siamo nel libro VI, quando Ulisse naufraga sulle coste del regno dei Feaci ed incontra Nausicaa che era andata al fiume a lavare vestiti, ma che si stava intrattenendo con le ancelle giocando proprio a palla. La versione più antica conosciuta dell’Odissea è del VIII secolo a.C. ma l’opera di Omero viene datata da altri studiosi al IX secolo avanti Cristo. Ma va anche detto che probabilmente gli scritti omerici riportano storie orali precedenti.

Per quanto riguarda invece le raffigurazioni di persone giocanti con la palla o di rinvenimenti di ex voto a forma di palla, ci sono riscontri archeologici che attestano la loro esistenza in periodo geometrico, quindi già dal X secolo a.C.; in buona sostanza sono ormai oltre 3000 anni che l’uomo, in qualche modo, si diverte giocando con una palla. E’ quindi impossibile risalire alle primordiali radici del calcio, e non solo.

Ovviamente i greci non avevano un solo gioco della palla né un solo tipo di palla. Così come oggi infatti, ne avevano di varia forma, dimensione e materiale. Alcune erano di pelle ripiene di lana o stoppa, alcune erano di pelle ripiene di piume (per essere più leggere) ed alcune erano addirittura in pelle (o intere vesciche di animali) riempite d’aria.

L’epoca romana però è quella che, anche grazie a Pompei ed Ercolano, ci ha restituito del materiale interessantissimo che ci parla di un’antichità incredibilmente vicina al nostro vissuto quotidiano, la cui conoscenza va assolutamente approfondita magari iniziando dal breve e parziale racconto presente su questo sito. In ogni caso, anche i romani ed i greci, evidentemente, non avevano inventato né la palla né il suo gioco.

Il calcio che apprezziamo tanto oggi ha subito grandissimi cambiamenti ed è stato codificato dagli inglesi. Ma è impossibile arrivare alla vera invenzione del gioco della palla, ed è impossibile sapere in quale parte del mondo sia stato dato il primo calcio da un pallone. Di certo, le radici del calcio affondano molto, molto in profondità.